Risorse Umane
Il Processo di Delega
Delegare è un obbligo funzionale nelle imprese strutturate, cioè praticamente tutte!
L’organizzazione delle imprese è fatta di tante parti connesse l’una con l’altra per generare profitti, praticamente come un’immagine fatta di punti che si disvela progressivamente unendoli.
Capacità di delega, come organizzare il trasferimento della cultura manageriale con la formazione, come controllare oggettivamente i risultati, come scegliere il delegato con criterio: tutti questi, ed altro, sono gli argomenti nel video.
Questo video fa parte dello “scaffale” Reticolo dei Fondamentali, tasselli 3D di cultura manageriale che non possono assolutamente mancare nell’abilità dei manager 4.0.
Gestire riunioni e incontri interpersonali
La gestione delle riunioni è un vero e proprio Processo Organizzativo ed è fondamentale per la Governance dell’impresa.
Nei passaggi manageriali ci sono l’analisi dei bisogni per la convocazione, la ricerca dell’efficacia nella comunicazione agli invitati, l’idoneità di ruolo di tutti i partecipanti prima-durante-dopo la riunione, la leadership del conduttore, l’abilità nella sintesi dei dati e delle informazioni da parte dei convenuti, l’abilità di analisi del contesto e di propositività nella ricerca di soluzioni usando un metodo, la capacità retorica e di uso opportuno del tempo.
Ogni riunione è un tassello evolutivo nell’organizzazione e prevede in ogni caso di prendere decisioni in linea con la Missione e la Visione aziendale, quindi con la strategia e gli obiettivi tattici.
Le riunioni sono di tipo e contenuti diversi, ma il format di base è sempre il medesimo, al quale occorre allenarsi con determinazione per garantire la Continuità dell’impresa.
Finanziamenti
Fondamentali su Finanziamenti Europei e Nazionali (relatore Antonio Buonocore)
In questo video si parla di finanziamenti europei e nazionali, di approccio e studio, di realizzazione e rendicontazione, di assistenza e consulenza da esperti per gestire tutte le fasi del progetto, di cofinanziamenti ai progetti e spese ammissibili, di Project Management e di Fund Raising, di griglie di valutazione e punteggi, di partenariato e protocolli d’intesa, di finanziamenti a sportello e di pianificazione della domanda, di rifiuto della domanda e inserimento in una comunità a livello europeo, e in ultimo, non meno importante, di modalità di accesso agli Enti proponenti per conoscere le motivazioni e aumentare la conoscenza per le presentazioni successive.
ORGANIZZAZIONE D'IMPRESA - DECALOGO DELLA COMPETITIVITÀ
Decalogo della Competitività - Introduzione
Alla richiesta di imprenditori e manager su come gestire al meglio i collaboratori, i team e le imprese noi rispondiamo con strumenti, metodi, esperienze di successo. Uno strumento usato con soddisfazione negli anni da A.A.C. Consulting è il “10C”, una sorta di Decalogo con 10 parole che iniziano con la lettera C per spiegare puntualmente le correlazioni che portano al comportamento ottimo. Questo Decalogo può essere utilizzato come check-list per l’autovalutazione. Il Decalogo comprende Curiosità, Comunicazione, Coinvolgimento, Controllo, Competenze, Capacità, Confronto, Comprensione, Contestualizzazione, Cliente. Oltre al Decalogo c’è l’ingrediente che innesca tutti gli altri, la Comunicazione.
Curiosità
La Curiosità è il primo e più trasversale elemento del Decalogo 10C. Nelle azioni quotidiane è sia innesco delle scoperte e delle novità, sia motore di tutte le azioni per arrivare in modo opportuno ai risultati e finanche attore principale della prevenzione. La Curiosità richiede azione, continuità e abnegazione, ed è spinta dalla positività, permette di scoprire i rischi e consente di mantenere la rotta nello sviluppo dei progetti.
Comunicazione
La Comunicazione aiuta tutte le persone nello scambio delle parole e dei sentimenti. Attività e processi sono completamente gestiti dalla Comunicazione, l’analisi delle informazioni sia analogiche che digitali passa da questo elemento, che può essere agito in avvio, con l’informazione, in affiancamento all’azione della persona, con la formazione, ed è fondamentale in itinere, con lo scambio tridimensionale e circolare di quanto serva a raggiungere i risultati attesi.
Coinvolgimento + Condivisione
Praticamente ogni nostra azione ci pone in relazione con altri, a volte in subordine, a volte in responsabilità primaria. Il Coinvolgimento è un elemento fondamentale per la realizzazione di qualsiasi processo che concateni attività, e nell’organizzazione è alla base della gestione dei team di lavoro. Il Coinvolgimento è sia attivo che passivo, e viene realizzato con la Comunicazione tramite la retorica e la dialettica. Ma anche il linguaggio non verbale si inserisce nella realizzazione del Coinvolgimento, esattamente come nel suo contrario Non-Coinvolgimento o distanza. Questo elemento, nella sua azione più opportuna, consente di realizzare la Condivisione come sublimazione della partecipazione degli altri coinvolti nell’azione, nell’idea, nel progetto, nella missione, e crea la condizione per amplificare la soddisfazione nel raggiungimento di qualsiasi risultato od obiettivo ottenuto con la collaborazione ed il gruppo.
Coordinamento + Controllo
La definizione che indica che la potenza è nulla senza il controllo è la premessa che introduce la quarta C del Decalogo. In sequenza occorre passare dal Coordinamento, prima personale poi delle attività comprese nei processi per riuscire a dominarli, per arrivare a strutturare il Controllo che serve obbligatoriamente per mantenere la rotta prevista verso l’obiettivo fissato. Il Controllo è anche il passaggio fondamentale del Processo di Delega, che consente la sua realizzazione in modo compiuto. Il suo contrario, declinabile come assenza di controllo o controllo errato o intempestivo, crea il blocco completo della misurazione e del contributo necessario al cambiamento e al miglioramento continuo (ISO9001). Il Controllo è anche alla base del principio di resilienza.
Conoscenze + Competenze
La cultura crea la Conoscenza, la radice che alimenta planetariamente le azioni del quotidiano personale e professionale di ognuno noi. La Conoscenza è quindi la “cassetta degli attrezzi” che abbiamo in dotazione nella mente, e che può farci anche arrivare alla determinazione che gli strumenti disponibili sono quasi infiniti e che i cambiamenti e la tecnologia ci obbligano ad acquisirli nella quantità e nel minor tempo possibile. La messa in pratica delle Conoscenze porta in modo consequenziale a sviluppare le Competenze, che agevolano lo sviluppo dei progetti e la ripetizione nell’applicazione degli standard. Il processo continuo di messa in pratica porta poi all’esperienza e, con il talento, alla maestria. Quindi questo elemento risulta imprescindibile per l’organizzazione sociale e d’impresa.
Capacità
Ogni persona è diversa ed ognuno di noi può esprimere inclinazioni di pensiero e professionali che lo portano a specializzare alcune caratteristiche rispetto ad altre. Le Conoscenze agite consentono di scoprire gli interessi principali e secondari che danno maggiore piacere e alla decodifica delle personali Capacità. Dette Capacità vanno allenate, come fossero muscoli di un atleta, e coordinate e correlate ad altre complementari all’interno dei gruppi di riferimento, con lo scopo di creare sinergie funzionali adeguate. La Capacità può essere incanalata nella determinazione, e in tal caso diventa più semplice raggiungere risultati e la soddisfazione.
Confutazione e Confronto
L’arte della Confutazione nella storia è documentata fin dalla retorica classica ed oggi si declina con la comunicazione nel metodo del “mettere in dubbio in modo mirato” l’argomentazione dell’interlocutore o del collega per sviscerare problemi, ostacoli, sviluppi, alternative, nel tempo immediato o per il futuro. La strada corretta della Confutazione è il dialogo, non la contestazione tout court, e richiede tassativamente l’uso di un registro di modalità propositivo e aperto per arrivare a conclusioni le più condivise possibili. La Confutazione può essere agita tramite tecniche consolidate, ed è tipicamente un elemento di miglioramento dei canoni di pensiero dei collaboratori di un capo che la utilizza con continuità. Collegato è il Confronto, che è la messa a sistema della Confutazione nella maggior parte degli scambi, e permette lo sviluppo della capacità critica nell’analisi delle situazioni, aiuta la prevenzione sistemica ed agevola un uso della retorica maggiormente basato sulla spiegazione dei motivi per la realizzazione (il perché) rispetto alla sola determinazione dell’azione o del processo da eseguire (il cosa/come).
Comprensione
La Comprensione è un elemento che deve essere definito nei gruppi sociali e d’impresa e codificato in modo Chiaro, Comune e Condiviso. Non deve essere, però, confuso con la compassione. Può essere un argomento inserito nel Codice Etico o nel Codice di Comportamento e Stile delle imprese illuminate e sostenibili. La Comprensione si appoggia sul Piano del Tempo perché si muove nel passato, nel presente e nel futuro, ed ha un obbligo tassativo iniziale nella divisione spartiacque degli elementi trattati tra quelli oggettivi, di tipo tecnico, rispetto a quelli soggettivi, tipicamente sentimenti e sensazioni. La Comprensione si aggancia con il Controllo, quando permette di scoprire con la Confutazione informazioni e dati che escono dalle previsioni.
Contestualizzazione
La Contestualizzazione è quella tecnica che consente al singolo e al gruppo di comprendere appieno la situazione dello scenario nello spazio-tempo ed obbliga ad un uso opportuno dell’oggettività. Richiede Capacità sull’uso circolare della Comunicazione per conoscere gli elementi di contorno necessari ad avere reale coscienza della situazione attuale (hic et nunc) e proiettare nel futuro realizzazioni e situazioni. Tipico è l’uso della Contestualizzazione da parte del Project Leader in tutte le fasi di realizzazione di progetti, ed è necessaria anche per scoprire in modo oggettivo accadimenti del passato che occorre indagare. Questo elemento è fondamentale per interpretare l’Identità di Ruolo.
Cliente
Ultimo elemento del Decalogo è il Cliente inteso come concetto, non tanto come compratore quanto come elemento dal quale inizia qualsiasi processo (soggetto primario) e che identifica l’oggetto da portare a soddisfazione. Nelle norme ISO9001 e nella Lean Organization per le imprese sono riportati anche i concetti estesi di Cliente e Fornitore Interno, che insegnano a considerare i processi nella loro trasversalità, ove ogni funzione in essi inserita interpreta prima il ruolo del Cliente e successivamente quella del Fornitore quando consegna ai colleghi il prodotto o il servizio. Ciò serve per cadenzare i momenti di Controllo necessari a garantire il risultato atteso. Interpretare in modo idoneo il ruolo del Cliente e capire i bisogni del Cliente consente di piegare i pensieri e le azioni verso la ricerca della sua piena Soddisfazione, ma anche di avere ben presente che qualsiasi azione intermedia è orientata alla fine proprio a questo soggetto/oggetto. Un’attenzione va posta poi anche alla complessità, ove la moltitudine dei Clienti crea il concetto di Mercato, con bisogni attuali e futuri da intercettare ed un obbligo di Soddisfazione Statistica per raggiungere e mantenere un successo nelle azioni d’impresa o nella condivisione di pensiero.
Concentrazione
Come una chiave per decodificare tutti i punti del Decalogo “10C”, la Concentrazione entra trasversalmente e ne diventa un elemento assolutamente imprescindibile.
La Concentrazione è uno stato della mente, ma può essere anche il risultato di un allenamento per il miglioramento personale, e va cercata e mantenuta nella continuità delle azioni e nei rapporti di ogni giorno.
La Concentrazione può essere verticale, nell’ascolto di un concetto o nella comprensione di un pensiero, ma anche orizzontale quando si entra nel corpo di un processo complesso, nell’analisi di un problema, o nello studio di nuovi metodi.
Questo elemento consente di usare tutti gli altri del Decalogo, applicandosi al tempo passato, presente e futuro per consentire la Comprensione di tutte le forme di Comunicazione che si riferiscono all’oggetto dell’analisi con lo scopo precipuo di arrivare a conclusioni e determinazioni.
La Concentrazione è fondamentale per acquisire la Conoscenza Desiderata in modo efficace ed efficiente.
Funzione Acquisti e Ruolo Strategico in Azienda
Funzione Acquisti e Ruolo Strategico in Azienda - Parte Prima
La Funzione Acquisti ha un ruolo strategico nella gestione di ogni impresa, e diventa importante comprendere quali sono i metodi organizzativi che portano al maggior risultato finanziario, economico, qualitativo e quantitativo.
Fornitori di prodotti e servizi come Partner da qualificare ed inserire in una Filiera produttiva e finanziaria insieme agli istituti di credito.
Funzione Acquisti e Ruolo Strategico in Azienda - Parte Seconda
La Funzione Acquisti ha un ruolo strategico nella gestione di ogni impresa, e diventa importante comprendere quali sono i metodi organizzativi che portano al maggior risultato finanziario, economico, qualitativo e quantitativo.
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Funzione Acquisti e Ruolo Strategico in Azienda - Parte Terza
La Funzione Acquisti ha un ruolo strategico nella gestione di ogni impresa, e diventa importante comprendere quali sono i metodi organizzativi che portano al maggior risultato finanziario, economico, qualitativo e quantitativo.
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