Riunione aziendale un altro stress !
A tutti è capitato di pensarlo almeno una volta e ed perfettamente umano, soprattutto quando il tempo è poco e le cose da fare sono tante. Ma se il pensiero che ogni riunione aziendale, ogni momento di scambio con colleghi o dirigenti sia solo una grossa perdita di tempo è ricorrente, allora è sintomo che qualcosa all’interno della nostra organizzazione sta funzionando poco bene.
MAI SOTTOVALUTARE QUESTI SEGNALI
Sono proprio i vertici aziendali che con lungimiranza hanno il compito di intervenire e saper riconoscere questi segnali prima che si trasformino in veri e propri problemi che possono impattare sullo scarso interesse da parte dei dipendenti di quella che è la mission aziendale.
Noi di AAC Consulting abbiamo ideato una piattaforma di sviluppo chiamata Empowerment Meeting che, in pochi ma strategici passi, aiuta i dirigenti aziendali a riprendere in mano il controllo della comunicazione interna dell’azienda in modo da poter organizzare e condurre riunioni aziendali che siano efficaci per tutti e che accrescano il senso di appartenenza e coinvolgimento.
Grande spazio va dedicato alle Risorse Umane che sono l’asset intangibile più importante per ogni azienda. Noi di ACC lo sappiamo bene ed interveniamo in tal senso offrendo azioni di analisi e consulenza affinché tutti i partecipanti possano imparare nuove tecniche comportamentali e comunicative e la capacità di esprime in maniera critica e costruttiva le proprie idee.
IMPARIAMO LA COMUNICAZIONE CIRCOLARE
Si chiama comunicazione circolare quel tipo di comunicazione in cui tutti i partecipanti hanno un ruolo attivo. La comunicazione non è più da uno a tanti come succedeva una volta, ma da tanti a tanti ed ognuno ha il compito ed il privilegio di poter dare il proprio contributo comunicativo. In questo modo si generano continuamente degli scambi e tutti sono informati tempestivamente e si sentono coinvolti in ciò che sono gli obiettivi della propria organizzazione.
Ecco che allora si genera l’ambiente giusto per arrivare alla gestione vincente di un meeting. Stop ai monologhi (come si vede nello spezzone del film all’inizio dell’articolo) e via libera allo scambio di idee.
Attraverso i nostri corsi e le nostre consulenze imparerai ad:
- avere un comportamento opportuno in riunione
- gestire in maniera evoluta le relazioni
- imparare le tecniche delle comunicazione circolare
- sviluppare le proprie risorse cognitive a vantaggio della competitività aziendale
LA TEORIA DEI SEI CAPPELLI
Nel nostro programma Empowerment Meeting, i nostri esperti in psicologia cognitiva e tecniche manageriali, utilizzano tra le altre, anche la tecnica del pensiero laterale ideata da Edward de Bono detta anche la “teoria dei sei cappelli”. Considerando che ognuno di noi tende a pensare sempre allo stesso modo e trova difficile pensare in maniera differente, i sei cappelli identificano 6 differenti modalità di pensiero.
Il cappello bianco (il foglio bianco, la neve immacolata) è il ragionamento analitico e imparziale, che riporta i fatti così come sono, che fa analisi dei dati, raccolta di informazioni, precedenti, analogie ed elementi raccolti senza giudicarli.
Il cappello rosso (il fuoco della passione, vedere rosso) è l’espressione libera dell’emotività: esprimere di getto le proprie intuizioni, come suggerimenti o sfoghi liberatori, come se si ridiventasse bambini; emozioni, sentimenti positivi e negativi come antipatia, rabbia, timore.
Il cappello nero (la notte, il lutto) è l’avvocato del diavolo che rileva gli aspetti negativi, le ragioni per cui la cosa non può andare.
Il cappello giallo (il sole, l’oro) è l’avvocato dell’angelo, rileva gli aspetti positivi, i vantaggi, le opportunità.
Il cappello verde (la pianta che fiorisce) indica sbocchi creativi, nuove idee, analisi e proposte migliorative, visioni insolite.
Il cappello blu (il cielo, l’alto) stabilisce priorità, metodi, sequenze funzionali. Pianifica, organizza, stabilisce le regole del gioco. Conduce il gioco dei sei cappelli.
Visualizzando in modo semplice le 6 tipologie di pensiero, risulta facile il passaggio da un atteggiamento all’altro. Se si dice a qualcuno “Cerca di cambiare atteggiamento sei sempre così pessimista” la risposta che ne abbiamo sarà ” Io sono fatto così“. Ma se chiediamo a quel qualcuno di togliersi il cappello nero e di mettersi quello giallo e di vedere la cosa con l’atteggiamento del cappello giallo, è più facile ottenere un cambiamento nell’atteggiamento e questo aiuta la crescita del pensiero laterale.
Questa ed altre tecniche da noi verificate in decenni di esperienza aiutano concretamente le organizzazioni e gli uomini che ne fanno parte e risolvere con successo ogni conflitto interno e a migliorare il clima e la comunicazione.
“La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione. Cerchiamo di fare troppe cose alla volta. Emozioni, informazioni, logica, aspettative e creatività si affollano in noi. E’ come fare il giocoliere con troppe palle”
Edward de Bono
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